La memoria degli Zingari

Questo lavoro ha ricevuto una menzione speciale da parte della giuria del concorso, indetto dal Collettivo teatrale Brecht di Formia e il Teatro Ariston di Gaeta. in occasione della Giornata della memoria.

ZINGARI LAGER
Drammaturgia: Alessandro Izzi
con Maurizio Stammati e Marian Serban, Petrika Namol, Mitika Namol
Regia: Maurizio Stammati
una produzione Teatro Bertolt Brecht

Il collettivo teatrale Bertolt  Brecht di Formia, in collaborazione con il teatro “Ariston” di Gaeta, ha proposto per la giornata della Memoria uno spettacolo che viaggia nel tempo e invita a riflettere su un periodo della storia che ha riguardato lo sterminio degli Ebrei e non solo. Lo spettacolo nasce dall’incontro tra il collettivo ed il gruppo musicale composto da musicisti Rom.
Il suo titolo è “Zingari Lager”.  Un dramma che prende il nome di un ricordo che mai potrà svanire o affievolirsi. La compagnia teatrale, con grande maestria, sia col linguaggio musicale sia con le scene recitate da una sola voce,  racconta una “pagina di storia” che mai avremmo voluto scrivere,  perchè una vergogna per tutti noi.  E’ difficile capire come moltissime persone sono state uccise in modo così brutale (forni crematori e camere a gas,),  perchè si tratta di omicidi nel vero senso della parola, vero crimine contro l’umanità.
Ripercorrendo la storia delle vittime dell’olocausto possiamo intravedere il degrado più totale, sia fisico che mentale dell’uomo.
La compagnia teatrale ha voluto raccontare la storia del grande Manush, il saggio buffone che sa rispondere a tutte le domande, obbligato a montare il tendone del suo circo nell’orrore di Auschwitz.
Nonostante la difficoltà di un argomento come quello dell’olocausto, cui i nostri libri di storia dedicano poche righe, invece, Zingari lager è un’opera teatrale che con fantasia e immaginazione cerca di argomentare in maniera lieve e affascinante,  coinvolgendo tutti.
Il protagonista Manush( il pagliaccio) riesce a dire la grande verità anche se fa male. E’ un  invito alla tolleranza ed al rispetto reciproco. Ciò che è utile è la speranza che ricordare aiuti a far si che tale mostruosità non succeda più.

Riccardo Biasillo

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