Un libro per amare la vita

“Dolcissimo amore dagli occhi grandi ” di Sergio Zerunian è in libro autentico e poetico che porta con sé un messaggio di fiducia verso la vita, pur narrando il genocidio del popolo armeno nell’Anatolia orientale, avvenuto dall’Ottocento e proseguito ben oltre la prima guerra mondiale.

E la storia delle due famiglie d’origine dell’autore così lontane e così vicine: una armena, quella di Zerun Zerunian e Veronica Motian che inizia a Malatya, città dell’Anatolia, e una famiglia italiana, quella di Ferdinando Belli e Antonietta Corsi, che inizia a Maenza sui Monti Lepini

Il lettore si trova da subito coinvolto, grazie alla scorrevolezza narrativa, con le emozioni dei personaggi, con il carattere e la personalità dei tanti protagonisti.

Nella storia di Sergio Zerunian, come nella vita vera, ogni individuo è protagonista assoluto della propria vita, anche se non sempre delle proprie scelte, del proprio destino.

“Dolcissimo amore dagli occhi grandi”è un romanzo scritto in passato e in infinito nel presente, perchè è una storia di uomini, donne, di umanità persa e ritrovata e come tale, è una storia senza tempo.

Il romanzo porta un messaggio di speranza anche perchè porta la concreta testimonianza che la forza della vita prova a vincere, con successo, la disumanità dell’uomo.

Il libro di Zerunian racchiude grandi temi come la famiglia, l’amicizia, i sogni, i conflitti, i fallimenti, il coraggio e la fede religiosa.

Fra le sue pagine scorrono settant’anni di storia raccontati con una vericidità che passa tra personaggi italiani ed armeni. Esso è un racconto che riesce a descrivere con un linguaggio mai ostile, dove sembra non esserci spazio per l’odio. C’è spazio, e tanto, per la paura, per l’incertezza di essere solo, quando la morte ti ha risparmiato, quando sei senza patria, quando si riesce a fuggire dall’orrore ed essere, forse, rifugiati da qualche parte (ma solo chi ha un pò di denaro)

In questo libro sono ben narrati i gesti, anche minimi, di umanità mostrati dalle persone verso gli esclusi.

Intensi momenti di malinconia e rimpianti vengono allontanati dai protagonisti con la loro eccezionale forza di volontà.

Il racconto di Zerunian è una riflessione sulle origini delle proprie radici, con significativi profili come la vita dello zio e del suo diventare da profugo a cittadino italiano a pieno titolo. Possiamo con lui, diventare un pò più liberi, meno impauriti, più cittadini del mondo.

Ialongo Angela

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