Dolcissimo amore dagli occhi grandi: un libro che merita


Dolcissimo amore dagli occhi grandi scritto da Sergio Zerunian è un romanzo degno di nota, questo perché è riuscito a far conciliare e combaciare rilevanti elementi storici con un’estrema scorrevolezza, merito sopratutto della componente biografica, che alleggerisce notevolmente i dati strettamente  storici, che possono risultare di più difficile lettura.

L’autore intreccia nel libro le storie dei propri avi, materni e paterni, in questo modo ricrea due realtà distinte e separate, che si alternando nella narrazione  e solo alla fine si ricongiungono. 

Una, quella paterna è notevolmente più tragica e toccante, dato che tratta la persecuzione degli armeni nell’Anatolia orientale, parte che sviluppa nel lettore una notevole tensione, che solo verso la fine va svanendo.

Non più semplice è la storia materna caratterizzata dl duro lavoro e sacrificio di una famiglia contadina, che vive in un piccolo paesino della nostra provincia.

Le due storie proseguono di pari passo su una stessa linea temporale mediante un intreccio ben congegnato, che non tronca il racconto ma, al contrario, sviluppa un’ottima cognizione temporale nel lettore, al quale riesce facile inquadrare il periodo storico, la successione degli eventi.

Non c’è rischio di mischiare in modo erroneo i due filoni narrativi, grazie ad un continuo inquadramento temporale e spaziale e al fisso cambio di storia con la successione dei capitoli. 

Il linguaggio del romanzo è molto semplice e fluido senza incappare nel banale e nelle ripetizioni.

Tirando le somme si può enunciare che il punto di forza di questo libro è la sua estrema fluidità e l’interesse che crea nel lettore, trasmettendogli nozioni fondamentali in modo semplice e piacevole.

Tralasciando la parte stilistica e riprendendo la questione tematica, trattare la persecuzione armena è una scelta di successo, dato che mette in risalto una storia in parte nascosta e “sottovalutata” rispetto alla persecuzione degli ebrei: è fondamentale che si conoscano tutti i tipi di guerre razziali, da quelle più eclatanti a quelle più nascoste, perché ogni persona è importante e merita di essere ricordata per aver subito tali atrocità ingiustificabili. 

In egual modo la storia italiana avvicina il lettore al racconto quasi prendendolo in causa, appassionandolo e facendo conoscere aspetti e particolari che non aveva considerato. 

In conclusione questo libro merita senz’altro un giudizio positivo sia per i temi che per la scrittura.

DOMENICO DI BIASIO

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