Discutere su ciò che ha detto Don Ferrante, personaggio dei Promessi Sposi, ovvero “cosa sarebbe la storia senza la politica” è difficile ma non impossibile.
Quindi sarebbe cosa buona carpire quanto possibile dalla parola politica, la quale ci dice di rappresentare le scelte che vengono fatte da chi è al potere per il bene comune.
Quindi ricapitolando, dato che la storia è fatta dalle grandi mosse guidate da leader, possiamo dire che la politica è molto significativa, è di notevole riguardo.
Facendoci aiutare da una similitudine possiamo esplicitare la politica come un carro che ha per condottiero dei leader e le tracce del passaggio del carro sono la storia.
Parlando di storia possiamo dire che questa è costituita dalle vicende che compongono o sconvolgono o evolvono lo svolgersi delle vicende o azioni umane.
Non sempre, però, il susseguirsi degli eventi avviene per mano della politica, in quanto avviene anche per mano dell’innovazione, che ha cambiato e modellato i percorsi che dovranno essere scelti dai leader.
Quindi si può fare un passo indietro e analizzare attentamente che la politica non può esistere da sola ma deve sottostare all’innovazione che ne determina una strada da seguire, senza la quale il leader potrebbe perdere l’approvazione del popolo e si potrebbe arrivare a ribellioni e insurrezioni che creerebbero la disfatta del potere politico.
S i può parlare di tecnocrazia, ovvero il governo della tecnologia?
Questo particolare tipo di politica si è sviluppato maggiormente negli ultimi tempi, dato che lo sviluppo e l’innovazione oggi giorno sono un fatto ovvio non si dà molta considerazione a questo ambito molto complesso.
In conclusione possiamo riagganciarci al tema iniziale e dire che la politica non è l’unico guidatore del carro del presente che lascia le orme è un della storia che possano essere studiate per conoscere il futuro delle proprie azioni.
Domenico Di Biasio