I ladri non sono colpevoli di reato.

METODO : GORGIA

E’ dunque giusto opporsi a coloro che sono pane per la televisione, fama per le forze dell’ordine, causa di un’esistenza tormentata. Pertanto io voglio svolgendo un discorso secondo un metodo logico, liberare dall’accusa loro, così diffamati e dimostrare che loro non commettono reato. Infatti agiscono in quel modo o per  volontà del Caso, o per decisione della propria mente, o per opera di carità, o per vivere. Se è valido il primo motivo, è giusto attribuire la responsabilità a chi l’ha avuta, è infatti naturale non che il più forte sia ostacolato dal più debole, ma che il più debole sia comandato e condotto da qualcosa di più forte: non si può rinunciare ai beni terreni poiché in un mondo materialista e pieno di mass media bisogna essere all’altezza dei nostri coetanei; perciò il più forte guidi e il più debole segua. Se dunque la colpa va attribuita al Caso, che i ladri vengano liberati dal reato. E se sia per propria decisione di mente, è chiaro che la colpa vada a qualcosa che controlla le nostre azioni e decisioni che ha una potenza più forte della nostra, dunque qualcosa di incontrollabile. Se poi è per carità, neppure questo è difficile da spiegarsi e giustificarsi: il nostro cuore sceglie, aumenta la pietà, perciò si è in dovere di aiutare qualcuno. Se fosse così non sono colpevoli di reato, ma compiono opere di carità. Ora la quarta cosa spiegherò col quarto ragionamento che sia per vivere, come lavoro che facciano questo. Ma perché? Si può ritenere giusto: può eliminare il dolore, suscitare gioia, o molto semplicemente non richiede un titolo di studio, in una società dove persistono problemi economici; è la soluzione per vivere. Dunque si possono accusare di reato i ladri che abbiano agito per volontà del Caso, per la decisione della propria mente, per opera di carità o per vivere. In ogni caso sono assenti di colpa?

                                                               Alessia Pecchia                 

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