
1 giorno anno 1640
Ore 6:30 la nave salpa da Port Royal, il morale è alto e si iniziano già a sentire le prime canzoni marinaresche.
Ore 7:30 il mare si sta agitando, all’ orizzonte si incominciano a intravedere nuvole minacciose ma il morale della ciurma non sembra esser minato. Sono fiducioso.
Ore 9:30 il mare si è ingrossato e si è alzato un vento violento, abbiamo preso le giuste precauzioni ma non sappiamo per quanto la nave reggerà.
Ore 10:00 si è aperta una falla nella stiva, fortunatamente il mio equipaggio è riuscito a ripararla in tempo prima che peggiorasse.
Ore 12:30 il resoconto delle ore precedenti non è dei migliori, si sono aperte varie falle e la stiva è allagata, i marinai sono riusciti a richiuderle. Parte delle provviste sono andate perse come la mia bussola. Siamo persi in mare.
Ore 13:00 non ho ancora comunicato all’equipaggio che stiamo viaggiando senza una meta, per evitare l’aumento del panico.
Ore 14:00 si sta avvicinando una nave che sventola la bandiera inglese, ho un brutto presentimento, l’equipaggio è speranzoso di tornare a casa:
Ore 15:00 la nave si è affiancata a noi, ha ammainato la bandiera inglese per poi issare la bandiera pirata. Hanno iniziato a colpirci con le loro armi da fuoco. Adesso siamo in fuga ma una palla di cannone ha inclinato l’albero maestro.
Ore 17:00 siamo riusciti a sfuggire ai pirati ma il nostro albero maestro si è appena spezzato.
Ore 17:30 le acque dove ci troviamo sono piene di squali, uno di loro ha strappato via un pezzo dello scafo.
Ore 18:00 ormai siamo spacciati, tutto è finito; lascio questo diario allo spirito delle acque.